Zefiro torna, e di soavi accenti
l'aer fa grato e'l piè discioglie a l'onde
e mormorando tra le verdi fronde
fa danzar al bel suon su'l prato i fiori.
Inghirlandato il crin Fillide e Clori
note temprando amor care e gioconde
e da monti e da valli ime e profonde
raddoppian l'armonia gli antri canori.
Sorge più vaga in Ciel l'aurora el Sole
sparge più luci d'or più puro argento
fregia di Teti il bel ceruleo manto.
Sol io per selve abbandonate e sole,
l'ardor di due begli occhi el mio tormento
come vuol mia ventura hor piango, hor canto.